martedì 4 dicembre 2012

IL 40% DI RENZI ... UNA VITTORIA SCHIACCIANTE!

 Certo il ballottaggio delle primarie del centro sinistra lo ha vinto Pierluigi Bersani, ma qualcuno aveva forse dei dubbi?

 Bersani aveva il sostegno degli altri tre candidati al primo turno, Vendola, Puppato e Tabacci, e con la netta chiusura a chiunque avesse fatto richiesta di inserimento al voto nel secondo turno, con oltre il 90% delle "giustifiche", pervenute da tutta Italia, respinte.

 Bersani inoltre per tutta la campagna elettorale ha potuto contare sull'apparato organizzativo e amministrativo del Partito, mentre a sostegno di Matteo Renzi si sono timidamente schierati appena 5 parlamentari.

 Pertanto Renzi ha affrontato da solo, a mani nude, con un camper, pochi euro donati da privati e un pugno di volontari, l'intera struttura del PD, con i suoi dipendenti, impiegati e funzionari, pagati dal partito e da folti squadroni di amministratori locali, oltre a enti vari e società partecipate.

 "Clienti" e politici cioè che da anni, per non dire da sempre, lavorano direttamente o indirettamente per il partito e per il suo segretario, dalla benevolenza del quale dipendono il loro stipendio futuro e la loro carriera.

 Per non parlare poi di Susanna Camusso, che ha spinto al massimo i motori dell'armata CGIL verso il voto all'ex ministro Bersani, esplicitandone le ragioni anche in tv e sui giornali.

 Per tutto questo, e altro ancora, considero il 40% di Matteo Renzi non solo un vero e proprio successo, ma anche un messaggio provvidenziale rivolto a tutta la sinistra: o adottano il principio dell'allargamento e dell'inclusione e rinnovano la classe dirigente, o saranno ancora per poco il primo partito italiano.








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