Le ragioni, a
chiarimento della nostra posizione, nascono dalla fattiva collaborazione della Felsa Cisl Giornalai nell’ambito del Tavolo
per l’Editoria, nato sotto il precedente Governo e coordinato dal Dipartimento dell’Editoria
sotto la direzione del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
(con delega all’Editoria, appunto).
Dal mese di
Settembre 2011 si sono tenute numerose riunioni presso il predetto Dipartimento,
le quali hanno portato alla ferma volontà di tutte le parti coinvolte nel
processo editoriale, di elaborare, per il settore Edicole e Distribuzione, un
“PROTOCOLLO DI INTESA” che finalmente segnerà, nella sua applicazione, un
momento storico, nuovo ed economicamente vantaggioso proprio per la rete delle
edicole italiane.
Infatti, basta
semplicemente citare l’opportunità di introdurre nei punti vendita servizi,
anche innovativi, a valore aggiunto nella prospettiva dello sviluppo
complessivo del sistema informatizzato a
codice a barre (per esempio, gli abbonamenti) per garantire ai giornalai
italiani un nuovo introito costituito dalla sottoscrizione e consegna degli
abbonamenti realizzati presso le edicole.
Inoltre,
considerato che, l’informatizzazione
della rete, potrà anche agevolare il processo di certificazione delle rese,
questo comporterà un risparmio di
risorse e la riduzione di sprechi, si rileva anche il conseguente interesse
pubblico per la promozione dello sviluppo e della trasparenza del settore e per
i vantaggi ambientali, derivanti
dalla diminuzione delle rese di giornali, relativamente ai consumi di carta e
ai volumi movimentati di copie, eliminando
soprattutto la microconflittualità oggi in essere tra le Edicole ed i
Distributori Locali.
La storica
opportunità che il Dipartimento per l’Editoria ha inteso garantire alla rete di
vendita con proposte di intervento economico
sancite da apposito Decreto Legislativo a favore della creazione del “Canale
Edicole Informatizzate” non
può che essere sorretta a spada tratta da parte della Felsa CISL Giornalai.
Antonio Zitoli - Segretario
Territoriale Felsa CISL Giornalai di Torino e membro della Segretaria Nazionale Felsa CISL
Giornalai - afferma:
“La decisone di uno sciopero di tre giorni da
parte delle altre organizzazioni sindacali ci lascia veramente perplessi. L’Accordo
Nazionale tra Editori e Rivenditori, infatti, stabilisce che il 25 e 26
dicembre le edicole siano chiuse per le sante festività. Se si tiene conto
poi che le Edicole Italiane godono, in base all’art. 8 del precitato Accordo
Nazionale, di ben l’8% di guadagno in
più sulla vendita dei quotidiani editi il 27 dicembre e del 6% sui periodici
settimanali editi nella settimana di Natale, ulteriori tre giorni di
chiusura non farebbero altro che danneggiare le edicole stesse.
Pertanto, prima di usufruire dell’istituto
pur legittimo dello sciopero per far valere le nostre ragioni, la Cisl preferisce
continuare a dialogare e programmare attraverso lo strumento già avviato del
Tavolo per l’Editoria.
Cogliamo piuttosto l’occasione per chiedere
al neo Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Carlo Malinconico Castriota Scanberg, la ripresa delle riunioni
presso il Dipartimento dell’Editoria dello specifico Tavolo, garantendo la più
fattiva e seria collaborazione, sulla base di quanto avviato sotto il
precedente Governo”.
Questa per la
Felsa CISL Giornalai è la riprova che se
la rete di vendita esistente sarà anche informatizzata la garanzia di
professionalità ed imparzialità (parità di trattamento delle testate) verrà
esaltata, nella prospettiva anche di poter attenuare lo spostamento in atto di
tante testate quotidiane e periodiche dal formato “CARTACEO” a quello “DIGITALE”.