martedì 27 settembre 2011

Italia all'ultimo posto in Europa per i laureati con un'occupazione


Dopo l´università trova un posto il 76% dei giovani contro l´82% della media europea!!

Oggi in Italia c'è un grande problema: i pochi laureati (25% del totale della forza lavoro!!) sono anche sempre più disoccupati, con un tasso cresciuto tra il 2008 e il 2010 a causa della crisi.
Fanalino di coda in Europa, l´Italia registra solo il 76,6% dei laureati occupati (tra i 20 e i 64 anni - dati 2010), contro l'88% della Svezia, l´87% di Olanda e Germania, l´86% di Lituania, Slovenia, Danimarca. 

Meglio di noi anche Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna. 
Perché allora non riformare il sistema universitario nel nostro Paese? magari offrendo percorsi di studio qualificati, premiando la ricerca d´eccellenza, rafforzando i legami con le imprese. 
L´istruzione universitaria è secondo me un potente fattore di crescita che ci aiuta a vivere meglio. E´ la migliore garanzia contro la disoccupazione. 
Eppure troppi laureati incontrano difficoltà a trovare un lavoro di qualità. 
E in Italia i laureati alla prima occupazione sono sottopagati.
La conseguenza di questo trend sarà l'esodo di moltissimi studenti universitari all'estero e la ricerca del lavoro post-lauream in quei Paesi dove è ancora riconosciuto il valore aggiunto della laurea, dimostrato concretamente da uno stipendio più alto e adeguato!





lunedì 26 settembre 2011

Preferisci pagare 200 euro con fattura o 150 euro senza?

Questa è l'Italia.
Il Governo aumenta le aliquote? IVA al 21%? Nelle casse dello Stato non entrerà un euro di più: questo provvedimento servirà solo a far diventare più poveri i lavoratori e le famiglie già in difficoltà e a far chiudere le aziende e le piccole imprese di chi già sta boccheggiando a causa del calo delle vendite, della crisi globale, dell'aumento delle tasse, appunto. Oltre a creare più disoccupazione, aumenti dei prezzi, contrazione dei consumi.
Le Regioni in cui Equitalia ha ottenuto i maggiori successi sono le stesse in cui ci sono stati più fallimenti.
Perché il Governo non capisce (o non vuole capire)? perché continua a usare "gli evasori" (spesso confusi con le persone in difficoltà - che dichiarano i loro redditi, ma al momento di versare i relativi contributi, a un anno di distanza, non riescono a pagare) come capro espiatorio con il quale distrarre l'opinione pubblica anziché varare le tanto attese e necessarie riforme?!!!
Sapete quale sarà, a queste condizioni, la decisione più ovvia che prenderanno i contribuenti italiani? Autodifendersi: disfandosi di ogni proprietà (o trasferendo capitali all'estero o usando prestanomi), non dichiarando più niente al fisco, portando le aziende nei Paesi dove la manodopera e il costo del lavoro ti permettono di generare anche un profitto....
Il Governo e i politici con la loro ignavia, la mancanza di decisionismo e l'incapacità di assumersi le responsabilità, proprie del ruolo che ricoprono, stanno facendo imbarcare tutti gli italiani onesti sul Titanic.

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