Un uomo si è appena dato fuoco davanti all'Agenzia delle Entrate di Bologna per i troppi debiti, gli italiani affondano in un mare di
tasse, non c'è settimana in cui non sentiamo parlare di piccoli e medi
imprenditori che si sono suicidati, ogni giorno chiudono 100 negozi e
altrettante famiglie perdono la casa. L’IMU ormai incombe, la benzina tocca i 2
euro al litro e la pressione fiscale diretta ha superato il 55%.
Ma il mondo si complimenta con Monti che ha salvato l’Italia.
Io mi chiedo quale Italia. Quella dei superpoteri globali,
delle banche, dei grandi flussi economici e finanziari, non certamente l’Italia
reale!
Dopo due decreti “salva-Italia”
(ma “ammazza-Italiani”) ancora non si vede uno straccio di
riforma sociale vera. Grandi annunci, nessuna novità. E il Presidente Monti non
trova di meglio da commentare che il gradimento personale del suo Governo,
minacciando peraltro di defilarsi se i partiti non gli riserveranno più il consenso
registrato al momento del suo insediamento.
Ma quali provvedimenti può intravedere a breve un italiano ottimista per
giustificare gli attuali sacrifici?
Credo nessuno. Oggi i veri eroi sono quelli che con le loro
risicate pensioni (stoppate nel loro aumento annuale), con i loro miseri
stipendi (ulteriormente ridotti dagli adeguamenti Irpef e altri balzelli) e con
i loro fatturati (ridotti all'osso per la crisi, le tasse e la burocrazia)
riescono a resistere per "aiutare" il Paese.
Onore al merito. Questa è l'Italia reale, l'Italia giusta,
l'Italia trasparente.